lunedì 17 maggio 2010

The Truman Show


Titolo originale: The Truman show
Nazione: USA
Anno: 1998
Genere: Commedia/Drammatico
Durata: 102'
Regia: Peter Weir
Direzione: Claudio Abbado
Cast: Jim Carrey, Laura Linney, Noah Emmerich, Natascha McElhone, Holland Taylor, Ed Harris, Paul Giamatti
audio/video: 10

Trama:
Truman Burbank (Jim Carrey) è un ragazzo nella media. Sposato con una sua ex compagna di scuola, dopo che il suo vero amore, una ragazza di nome Silvia che lui ha conosciuto al college, è partita. Ha un lavoro sicuro e una vita tutto sommato noiosa. Sogna spesso di lasciare la città, in cui è vissuto da quando è nato, per fare una vacanza dall'altra parte del mondo. Ma una insana paura del mare dovuta ad un incidente durante l'infanzia, durante il quale suo padre perse la vita, lo tiene incollato alla terraferma e in questo modo al suo paese (situato su un'isola). Finché un giorno alcune strane coincidenze ed eventi inspiegabili, ad esempio un riflettore che cade dal cielo, lo spingono a pensare di essere vissuto in un mondo fittizio. Con varie astuzie riesce ad averne la conferma: lui è al centro di un reality show e tutte le persone che fanno parte della sua vita non sono che attori. La sua intera vita è di dominio pubblico e le persone più care gli sono state strappate via dalla sceneggiatura, e non dal fato. Ma a tutto questo Truman decide di ribellarsi e architetta un piano per sfuggire al proprio creatore (Ed Harris).

Commenti:
La sceneggiatura magistrale del giovane neozelandese Andrew Niccol (Gattaca) abbina gli ingredienti di F. Capra e P. Sturges con le invenzioni più angosciose di Orwell, Sheckley, Dick, secondata dalla regia invisibile dell'australiano P. Weir che fa “convivere l'originalità delle idee e l'obbligo di tradurle in un linguaggio accessibile a tutti” (Paolo Cherchi Usai). L'incubo più ironico del cinema di fine secolo è un'altra espressione della Grande Paura Paranoica degli USA: è la realizzazione del Panopticon, il dispositivo carcerario ideato dal filosofo inglese Jeremy Bentham alla fine del Settecento: chi vi soggiorna può essere osservato, ma non può osservare. Paradossalmente si potrebbero indicare due punti deboli: J. Carrey e P. Weir. Il primo s'impegna a fondo, ma non riesce a sostenere la complessa natura tragicomica del personaggio e del film. Cineasta eclettico senza una precisa identità di autore, sagace nella rappresentazione dell'incertezza, dunque del fantastico (Picnic a Hanging Rock, L'ultima onda), “è un buon regista di racconto, non di metaracconto” (Franco La Polla). Definito il più costoso (80 milioni di dollari) e popolare film d'autore mai realizzato a Hollywood. 3 nomination, nemmeno un Oscar. Il tema fu anticipato da Paul Bartel, l'unico cineasta statunitense che abbia frequentato il Centro Sperimentale di Roma, con Secret Cinema (1969), mediometraggio in BN, storia di una ragazza che scopre come la sua vita quotidiana venga filmata per sadico divertimento dai suoi amici.

Un grandissimo Jim Carrey (premiato con il Golden Globe) che narra una storia in cui il concetto di reality show è portato agli estremi.


Dati tecnici:
Audio: MP3-48000Hz-128Kbps CBR, ITA+ENG
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FourCC: DX50
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